Caro lettore,
i versi maldestri che ti accingi a leggere sono stati scribacchiati nel corso di diversi anni.
Sono stati buttati giù nei momenti più disparati da una persona esattamente come te, che ogni tanto si diverte a giocare con le parole mettendole in fila o impilandole una sull’altra, come mattoncini. Poi le riguarda sospettosa, smussa qualche angolino, a volte le insaporisce con un pizzico di ironia, piazza in cima un titolo: “Et voilà, la poesiola è fatta!”.
Alcune sono state riviste dopo anni, altre sono rimaste nascoste in una cartella o differenziate insieme ad altra carta, come è giusto che fosse.
L’unico valore di quelle parole è che, per come son disposte, dentro c’è un po’ di me e forse anche un po’ di te.
Te le propongo e ti invito a cercare quel valore, senza la pretesa di aver creato qualcosa di inedito, ma con il desiderio di condividere con te vissuti, emozioni, paure, speranze e desideri quotidiani, come due amici che fanno insieme quattro, dei tanti passi della loro vita.
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