Quando volete che vi presenti Dechartre?
Era la seconda volta che glielo domandava. Essa non amava vedere delle facce nuove. Rispose con molta noncuranza:
– Il vostro scultore? Quando vorrete. Ho visto, di lui, al Campo Cinque Marzo, dei medaglioni veramente belli. Ma produce poco. È un amatore, non è vero?
– È uno spirito delicato. Non ha bisogno di lavorare per vivere. Egli accarezza le sue figure con una lentezza amorevole. Ma non v'ingannate, signora: egli sa e sente: sarebbe un maestro, se non vivesse solo. Lo conosco dall'infanzia. Lo credono indolente e triste; invece è un passionale ed un timido. Quel che gli manca, quel che gli mancherà sempre per raggiungere il sommo dell'arte sua, è la semplicità di spirito. Egli s'inquieta, si turba e sciupa le sue più belle impressioni. Secondo me, era meno adatto per la scultura che per la poesia e la filosofia. È molto còlto, e rimarreste stupita della sua grandezza di
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