Dal libro: Qui fra i macigni ruïnosi e foschi
Guatanti dal silenzio de le alture
I vellutati pascoli e le oscure
Linee de' boschi;
Qui, solingo, sdegnoso, abbandonato,
Dormi in eccelso oblìo presso le stelle,
Ferreo Titano de l'idea, ribelle
Come sei nato!...
Errar ti vider queste vette e queste
Boscaglie, un giorno: quando a le tue nude
Tempie battea lo spirto audace e rude
De le tempeste;
E il sangue acceso fumido ondeggiante
In larghe ondate al cerebro fluiva,
Pòlline sacro a fecondar la diva
Idea balzante.
A l'opra, in lotta con l'informe creta,
Ti vider questi cieli e queste valli,
Del marmo e degli ignivomi metalli
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