Egli è morto troppo presto, quando si pensa ai pericoli che ancora minacciano la pace nel mondo, ma i suoi brevi anni di regno gli hanno assegnato un posto nella storia così glorioso, quale non ebbero molti altri sovrani d'Inghilterra e di altri paesi che regnarono sette od otto volte più a lungo di lui. Ma noi speriamo che l'altissimo e luminoso esempio da lui dato inciterà non soltanto il suo successore, ma molti altri capi di Stato a seguirne le orme.
Ricordo la politica seguita dopo la spedizione di Tunisi, da tutti i governi della Repubblica francese, che valse a fare della Francia, che fu per molti secoli una fra le nazioni più belligere del mondo, un elemento principale della pace d'Europa.
Fu il suo governo, che, dimentico dell'abbandono di Fascioda che l'Inghilterra aveva pochi anni prima imposto alla Francia, d'accordo con re Edoardo, strinse con la rivale quella specie di alleanza, che fu chiamata, entente cordiale, seguita subito da quel tratto diretto a risolvere per via di pacifici arbitrati, gli eventuali futuri conflitti fra le due nazioni.
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