La raccolta contiene 25 racconti, di data eterogenea, composti durante l’intero arco di vita di Svevo, alcuni rimasti incompiuti a causa della prematura morte, altri costituenti veri e propri frammenti, istantanee, ritratti estemporanei. “Il vecchione”, rimane un abbozzo del romanzo che lo scrittore triestino si accingeva a scrivere nell’estate 1928, poco prima dell’incidente stradale (in settembre) in cui venne coinvolto e che darà avvio alla breve agonia. Doveva essere con ogni probabilità il suo quarto romanzo, anche se alcuni ritengono che “Le confessioni del vegliardo” fosse nelle intenzioni dell’autore il vero seguito de “La coscienza di Zeno”.
La buonissima madre ¦ L’avvenire dei ricordi ¦ Il malocchio ¦ Orazio Cima ¦ Incontro di vecchi amici ¦ L’assassinio di via Belpoggio ¦ Proditoriamente ¦ Corto viaggio sentimentale ¦ Vino generoso ¦ La tribù ¦ Una burla riuscita ¦ La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ¦ Un contratto ¦ La morte ¦ Lo specifico del dottor Menghi ¦ La madre ¦ Le confessioni del vegliardo ¦ Umbertino ¦ Giacomo ¦Il mio ozio ¦ Marianno ¦ Cimutti ¦ In Serenella ¦ Il vecchione ¦ Argo e il suo padrone.
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