“Non sono i luoghi a cambiare ma è l’occhio con cui li osservi a mutare e quando ciò accade vuol dire una cosa soltanto: a cambiare sei stato tu.”
Stesso il mare, stesse le montagne, stesso il cielo, ma l’animo era diverso. Trasformato.
Ogni pietra di quel posto narrava una vicenda, ogni anfratto stupiva con un racconto perduto nel tempo, ed io volevo che raccontasse anche la mia storia, fatta di fughe e ritorni, di caos e pace.
Ero arrivata lì quando un posto avrebbe valso l’altro per scoprire che Itaca non era un luogo ma uno stato d’animo.
Lì mi ero persa e ritrovata, lì ero rinata.
Ero giunta cenere e mi ero trasformata in fiamma.
"Anna ha avuto tanto dalla vita: un lavoro che ama, l'amore, una famiglia. Tutto le è costato sacrificio e dedizione, e anche per questo si ritiene una donna soddisfatta.
Fino a quando la Sorte decide di mutare le carte in tavola togliendole tutto ciò per cui vale la pena vivere.
Sparita ogni certezza, Anna si ritrova a scappare dai mostri che la divorano senza darle mai pace. Nella sua fuga verso Scilla incontra Nico, proprietario dell'Itaca, e sarà proprio lui a metterla di fronte alla realtà: tutto ciò che la ferisce non la insegue ma alberga nella sua anima ed è da se stessa che deve ricominciare.
Ma quando i mostri hanno il volto di chi ami o quello delle tue più ancestrali paure non sempre si può riuscire a combatterli e a sconfiggerli. E malato non guarisce malato... o sì?
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