Questo libro si propone di esaminare il rapporto intrinseco tra la conoscenza di Dio e il bisogno umano di comprenderlo. Sostiene che la conoscenza divina è fondamentale per l'anima umana come la matematica lo è per la comprensione del mondo fisico. Contrariamente all'idea che Dio sia inconoscibile, l'autore suggerisce che è possibile conoscerlo attraverso una ricerca sincera e dedicata. Esempi biblici, come quelli di figure come Giobbe e Paolo, sono utilizzati per illustrare che la conoscenza di Dio è accessibile e vitale. Il testo esamina anche l'idea che la seconda venuta di Gesù non debba essere intesa come un evento fisico, ma come una rivelazione spirituale e interiore. Il testo evidenzia la Pentecoste come un'esperienza di profonda convinzione spirituale, più significativa di qualsiasi manifestazione esterna. Il vero messaggio di Gesù è visto come la necessità di una comprensione e applicazione personale dei principi divini, che si verifica ogni volta che qualcuno raggiunge una realizzazione spirituale. La preghiera è presentata come uno strumento per espandere la nostra comprensione dell'Infinito, trasformando l'uomo piuttosto che la divinità. Il libro sottolinea che la pratica religiosa deve essere guidata dalla comprensione della Legge divina e non solo dalle emozioni. Il lavoro, unito alla fede, viene sottolineato come essenziale per il successo spirituale e personale. La cooperazione con la Legge divina è considerata cruciale per la realizzazione di obiettivi fisici e spirituali. Il libro affronta anche l'importanza della mente nel mantenimento della salute e della giovinezza, sottolineando l'influenza dei pensieri e dell'autosuggestione. Sostiene che la trasformazione mentale è necessaria per evitare pensieri distruttivi e promuovere una vita soddisfacente. La nuova filosofia di vita, che cerca di portare l'umanità al di là delle limitazioni che si è autoimposta, viene presentata come un percorso verso una profonda conoscenza di sé e una vita appagante. La salute viene discussa come un bene universale, con l'idea che la vera guarigione derivi dalla fiducia in Dio e nella spiritualità, non solo dai trattamenti esterni. Il libro critica anche la dottrina della predestinazione, suggerendo che Dio ha un piano divino per la salvezza universale, e sottolinea l'indivisibilità di Dio come manifestazione della sua interezza ovunque. Infine, il libro paragona la pratica spirituale allo sviluppo della scienza, con l'idea che la comprensione e l'applicazione delle leggi divine possano portare a una trasformazione spirituale e fisica. Si conclude che la vera realtà è spirituale ed eterna, mentre le apparenze sono transitorie e illusorie. A.R.Ribeiro. Biblioteca del Nuovo Pensiero