Gli investigatori della polizia di Los Angeles più efficienti e senza dubbio più sereni riescono a mantenersi distaccati da ogni caso ed erigono attorno a loro un muro invalicabile. Lavorano, ritirano lo stipendio, e si preoccupano solo dei fatti loro. Questo dovrebbe essere in teoria. La polizia di Los Angeles è la più professionale del mondo, è vero, ma è anche quella con il più alto tasso di divorzi, alcolizzati e suicidi. Questo perché a Los Angeles un poliziotto ne vede di tutti i colori, più di quanto un uomo possa sopportare e peggio che in qualsiasi altra città del mondo. Martin e Al sono due buoni detective. Martin è un investigatore che dice di se stesso di essere passabilmente abile, che non erige mai muri e spesso smarrisce la prospettiva. Martin e Al sono compagni di pattuglia da molto tempo, hanno affrontato insieme un’infinità di pericoli. Entrambi hanno alle spalle un divorzio e reagiscono allo stress in modo diverso. Al è un alcolizzato che passa gran parte del tempo in un locale di dubbia fama, frequentato da poliziotti e prostitute. Martin invece non sa dove trovare rifugio dalle sue ossessioni. I due vengono chiamati ad indagare sull’omicidio di un produttore cinematografico. Ne viene fuori un contrasto tra i due volti di Hollywood. Il successo e il potere incontrano il vizio e la miseria. Una storia amara e coinvolgente, ricca di personaggi indimenticabili, tragica e ironica allo stesso tempo. Un romanzo thriller poliziesco dai dialoghi vivaci e autentici, con atmosfere intense e coinvolgenti. Un giallo in cui i momenti d’azione sono bilanciati sapientemente con introspezioni psicologiche mantenendo il lettore incollato alla storia. Un giallo assolutamente da non perdere.