Il romanzo IL FRUTTO DEL MALE è un thriller oscuro ambientato nella rete metropolitana di New York. La storia ruota attorno a una serie di misteriosi omicidi e violenze avvenuti nei tunnel sotterranei, dove la metropolitana diventa il teatro di incubi e terrore. Il protagonista, Jesse Gordon, viene risucchiato in un mondo dominato dalla follia e dal male, incarnato da una figura enigmatica e inquietante chiamata Enoch, che appare in più scene legate alla morte e al terrore.
In un contesto claustrofobico e angosciante, Gordon lotta con il dolore personale dopo la perdita della sua famiglia: sua moglie e sua figlia sono state brutalmente assassinate in circostanze spaventose. Questa tragedia lo spinge a cercare vendetta e significato, portandolo a un viaggio nel sottosuolo della città, dove scopre un mondo oscuro fatto di violenza e degrado umano.
Le vicende si sviluppano tra una narrazione che mescola episodi brutali e riflessioni sul male e sull’umanità. In tutto questo, Enoch appare come una figura quasi sovrannaturale, che sembra orchestrare o comunque influenzare il caos e la violenza attorno a lui, facendo sorgere dubbi sulla sua vera identità. Jesse lo vede come il simbolo del male puro, una sorta di "Napoleone del Crimine" che domina quel labirinto infernale.
La metropolitana diventa così una metafora per l'inferno urbano, un luogo dove il protagonista non solo affronta la perdita, ma deve confrontarsi con le forze più oscure dell'umanità e la sua stessa sanità mentale. In un crescendo di tensione e orrore, il romanzo esplora i confini tra bene e male, vendetta e giustizia, realtà e follia.
|