IL SUSSURRO DELL’INCONSCIO è un thriller psicologico incentrato sulla figura di Francis Xavier Petrel, un ex paziente psichiatrico che, molti anni dopo essere stato dimesso dal Western State Hospital, viene invitato a partecipare a una giornata commemorativa per la chiusura del manicomio. Il romanzo è narrato in prima persona da Francis, che riflette sulla sua esperienza in ospedale e sulla sua condizione mentale, resa instabile dalle voci che sente e dai farmaci che assume.
La trama si sviluppa su due piani temporali: il presente, in cui Francis è ormai un uomo di mezza età che vive una vita modesta e solitaria, e il passato, quando era internato nel manicomio. Durante la sua permanenza nell'ospedale, Francis diventa testimone di un omicidio e partecipa a un'indagine non ufficiale insieme ad altri pazienti e a un'infermiera, cercando di scoprire chi sia l'assassino tra il personale e i pazienti del manicomio.
La narrazione gioca con la psiche instabile di Francis, rendendo difficile per il lettore distinguere tra ciò che è reale e ciò che è frutto della sua mente. Il tema della follia è centrale, e attraverso i suoi occhi vediamo il confine labile tra sanità mentale e malattia. Francis, con il supporto di un altro paziente soprannominato "Napoleone" e di un'infermiera, cerca di far luce sugli eventi oscuri che accadono nell'ospedale, mettendo a rischio la sua fragile sanità mentale.
Il romanzo esplora i temi dell'abbandono, della solitudine e della lotta interiore di chi vive con una malattia mentale, e si snoda in un crescendo di tensione psicologica e mistero, mentre la verità sull'omicidio e sulla corruzione all'interno dell'ospedale viene lentamente svelata.
La storia è avvolta in un'atmosfera cupa e inquietante, e si incentra su questioni morali e personali legate alla percezione della realtà e alla possibilità di redenzione per i protagonisti.
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