Una costellazione di racconti adamantini e taglienti, che divaricano l’anima lentamente, come cristalli Swarovski. Un diario romanzesco spietato, una lunga nar razione dalla deliziosa crudeltà sentimentale. C’è, nell’incontro con l’altro, una paura antica, uno spavento continuamente ricercato e fuggito. Incontri sbagliati, mancati. Incontri fatali, o intravisti. Baci velenosi. Bambine dai difetti repellenti. Addii dati in maniera fredda e in tollerabile. Amori ricambiati in parte e scam biati per eterne maledizioni scolastiche. Monica Pareschi torna alla narrativa dopo il suo esordio di circa 10 anni fa. Un’opera con tundente, corrosiva – ricorda la malizia fanta stica di Leonora Carrington e il film Stoker di Park chan-Wook – fondata sui sentimenti più nascosti, sulle piccolezze mostruose, vitree, che tutti noi coviamo mentre amiamo e mentre odiamo.
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