Nel cuore delle antiche rovine di Ninfa, tra torri sommerse e giardini dimenticati dal tempo, si cela un segreto più antico della memoria umana. Leila, giovane donna curiosa e coraggiosa, scopre l’esistenza di enigmatiche vasche, alcune piene di acqua blu come il mare profondo, altre verdi e viscide come le paludi circostanti. Ben presto Leila comprende l’orrore nascosto dietro quelle acque: le vasche blu ospitano esseri puri, figli di Nerelhus, divinità anfibia dimenticata dagli uomini; le vasche verdi, invece collegate da tubi e canali con quelle blu, sembrano in grado di trasformare le donne umane, preparandole a diventare madri di una stirpe anfibia che camminerà sulla terra, silenziosa e invisibile. Mentre le sue ricerche la trascinano sempre più in profondità, Leila stessa inizia a mutare, metà umana e metà creatura blu-verde, testimone impotente di un destino antico di millenni che nessuno osa sfidare. Attraverso il suo diario, segnato da simboli, disegni e l’orrore della trasformazione, emerge la terribile verità: il Pactum Ninfensium, stipulato secoli prima da Papa Pasquale II per proteggere l’equilibrio tra uomini e divinità anfibie, è stato violato. Il ciclo delle acque è iniziato, e nulla può fermarlo.