Chicago si sarebbe sempre più configurata come modello positivo/negativo al tempo stesso, paradiso e regno del male. In quella città operò infatti il gangster più celebrato, Al Capone, che vi si trasferì da New York nel 1920, agli albori del proibizionismo, e in pochi anni divenne il signore del vizio e del gioco d'azzardo. Nel 1927 il suo reddito ammontava a 60 milioni di dollari e un intero esercito di banditi era al suo servizio.
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