Attraverso un excursus storico-comparativo, si propone di evidenziare come la Costituzione Italiana del 1948, nel suo testo originario e originale, costituisca una coerente espressione della storia costituzionale europea dai suoi albori, risalenti alla Rivoluzione francese, fino ai giorni nostri, come le Costituzioni spagnola e portoghese, approvate dopo la caduta del franchismo e del salazarismo, per altro non prese in considerazione, palesemente ispirate a quella dimostrano. Il testo vuole evidenziare, inoltre, come tutte le modificazioni approvate, proposte o respinte negli ultimi lustri non abbiano fatto altro, da un lato, che ridurre un testo coerente ad un centone normativo e, dall’altro, come tali iniziative si pongano completamente al di fuori dell’evoluzione storica non solo ma costituiscano un vero e proprio regresso. Si è trascurato il contesto storico, che per altro traspare, perché l’insufficienza di una visione tradizionalmente individualistico-borghese è appalesata dalla Costituzione consuetudinaria dell’U.K. e dalla Costituzione degli U.S.A.
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