È la poetica dello scorrere del tempo, che trova sosta nei vortici delle correnti, nel vento che si prolunga nei versi di un respiro lungo, dopo aver preso il fiato, per impregnare lasciando a lungo il suo profumo, qualcosa che non si disperda, che non evapori, ma tenga vigile ed all'erta l'uomo, la veglia della
sua coscienza.
Una poetica dove il vento non si limita a sibilare, ma va ben oltre: nella spontaneità del suono, nel ritmo e nella musicalità delle parole. Non è l'eternità, l'Itaca del suo messaggio, consapevole che una molecola di
ossigeno è impalpabile, non quanto il viaggio che attraversa, le ossigenate ramificazioni dell'anima, e d'ogni suo ricordo.
è la consapevolezza del presente
quanto rimarrà tra queste mani del passato
l'attesa delle rondini domani
Il fil rouge della poetica di Franca Donà è quello che lega una parola all'altra, un verso all'altro, una lirica all'altra. Vivere il presente, qualunque sia, con la coscienza che sia un attimo, come il pensiero e la poesia, in grado di scolpire nuvole; ma sempre d'attimi si tratta, perché le nuvole si spostano, cambiano
forma, cambiano luogo e tempo, e rimarranno, se rimarranno, nei lembi di una foglia, nei cieli alle persiane, lasciando impronte ai vetri; rimarranno nelle mani del passato, per ritornare a esistere nel volo delle rondini.
Emanuele Aloisi
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