Negli anni ‘90 Roberto Maragliano e Giuseppe Moscato hanno fatto e sognato tante cose. Uno nella più giovane delle università pubbliche della capitale, l’altro in una scuola elementare della periferia romana. Le hanno pure condivise, frequentandosi a vicenda e utilizzando l’aula scolastica come laboratorio universitario e l’aula universitaria come laboratorio scolastico. Il digitale doveva ancora scoppiare, ma già attraeva e molto. Poi le loro vie si sono divise. Si sono ritrovati ora, attraverso scambi di mail diventati sempre più assidui e densi. Ne è venuto fuori il carteggio di due “ragazzi” impegnati sul fronte educativo e attenti al continuo intrecciarsi, nel presente della scuola, di luci ed ombre del passato come del futuro