«Ogni popolo – come ricorda Concetto Marchesi –, in qualunque parte del mondo, ha il diritto di vivere indipendente nella sua terra, con il suo lavoro, i suoi ordinamenti, le sue aspirazioni di progresso e di pace. Ogni popolo ha il diritto di respingere l’onta e il danno della servitù. Nessuno Stato ha il diritto di formulare oltre i suoi naturali confini norme di soggezione e regole di vita pubblica in nome di una ragione affidata alle armi e di una civiltà che trae origine dalla menzogna e dalla violenza. Questo noi proclamiamo inviolabile diritto delle genti, oggi che in molte parti del mondo è rumore di catene che si scuotono per essere spezzate, non per essere rinsaldate. E dovunque si combatte questa lotta di liberazione là insorge la Resistenza. Resistenza vuol dire resistere al disonore, alla schiavitù, alla morte. Resistenza è vita riscattata contro la violenza e la prepotenza. E i suoi inni sono tuttora i vecchi inni patriottici».
Il volume riprende le motivazioni delle medaglie d’oro per la Resistenza e le ultime lettere dei condannati a morte dei partigiani nati nel Mezzogiorno. |