La casa dei rumori" di Vito Labita è un'opera che gioca con l'onomatopea, cioè la riproduzione dei suoni della realtà attraverso parole. Ogni rumore è rappresentato da una sequenza di lettere, che imitano il suono che gli oggetti della casa emettono, evocando immagini di un ambiente domestico vivace e carico di rumori quotidiani.
Nell'elenco, ogni oggetto della casa (dal tavolo al computer, dal forno elettrico alla lavatrice) è associato a un suono onomatopeico. Questi suoni, sebbene privi di significato verbale, ci fanno immediatamente pensare a come questi oggetti possano suonare in un ambiente domestico, aumentando la sensazione di presenza e quotidianità.
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